Il marketing non serve a un ca**o!

Guru pentita racconta, per la prima volta, la verità sul marketing per parrucchieri…

  • Salone pieno con Instagram!
  • Migliaia di nuovi clienti con Facebook!
  • Le tue campagne già pronte!
  • Promozioni per parrucchieri a pochi euro!
  • Vieni al corso e ti trasformerò da parrucchiera a milionaria!
  • Se firmi il contratto per avere l’esclusiva (?) dei nostri prodotti, ti regaliamo il corso di marketing più divertente che ci sia!

Quanti di questi annunci, o meglio dire proclami, hai letto in questi ultimi mesi sia su Facebook che dal vivo, magari durante una conversazione con un fornitore?

Ormai si tratta di una vera e propria invasione!

Non c’è giorno in cui non ricevi la visita di un agente che vuole venderti il nuovo sito, il posizionamento su Google, le campagne su Facebook…

Non c’è post su Facebook che non contenga la promessa di miracoli, che poi non avvengono mai, da parte di guru del marketing che spuntano da ogni lato, spesso senza avere una storia personale nel settore della formazione.

Purtroppo, e mi spiace dirtelo, il marketing non serve a un ca**o. E in questo post te lo dimostrerò, dati alla mano, svelandoti anche il modo in cui devi difenderti da chiunque voglia attentare al denaro frutto del tuo duro lavoro e della tua passione nel settore.

Il mio primo pentimento

Nel video qui in basso racconto la mia storia. Se non l’avessi ancora guardato o non avessi tempo per farlo, ti spiego cosa mi è capitato, molto brevemente, qualche anno fa.

Il mio sogno è sempre stato quello di lavorare in un’agenzia pubblicitaria e, dopo essermi laureata e aver frequentato un Master allo Ied in marketing, trovai lavoro, sentendomi al settimo cielo.

Peccato che, dopo qualche anno, mi pentii amaramente della mia scelta. Non perché lavorassi per persone disoneste, tutt’altro, o perché non fosse un team di professionisti qualificati, ma perché, molto semplicemente, le soluzioni che proponevamo per le grandi aziende non erano neanche lontanamente applicabili per le piccole realtà.

E io non potevo continuare a vendere soluzioni inefficaci a titolari di piccole attività che si affidavano “alla pubblicità” perché ormai sull’orlo della disperazione. Quel tipo di pubblicità non funzionava!

Così io mi pentii e mi licenzia, cercando la mia strada.

E la mia strada era quella di trovare un Metodo di marketing che fosse davvero utile per chi ha una piccola attività e, magari, lavora anche da solo. Per lui non servono manifesti, loghi e siti web da migliaia di euro. Per lui servono strategie pratiche.

Ho passato gli ultimi 10 anni della mia vita a lavorare sul mio Metodo.

E quando ricevo messaggi come questo, so di aver raggiunto il mio obiettivo.

PS. Puoi leggere le altre testimonianze da qui: www.michelaferracuti.it/testimonianze

Il mio secondo pentimento

Nel 2016 pubblicai il mio primo libro: Da parrucchiere a Hair Stylist di Successo. Lavoravo da qualche tempo al mio metodo e lo applicavo con alcuni saloni di acconciature che arrivavano a me tramite il passaparola. La mia strada era quella: mi concepivo come una freelance, specializzata nel gestire campagne di marketing per parrucchieri e centri estetici.

Un bel giorno il mio attuale socio, Emiliano Lemma, da più tempo nel settore del marketing, mi disse: “Michela, ma il tuo metodo è così rivoluzionario che dovresti scriverci un libro!“. Non ero convintissima, perché comunque non avevo velleità nel campo della formazione e, quindi, scrivere un libro non mi interessava più di tanto.

Ma quando iniziai a dover rifiutare degli incarichi perché, magari, un salone di acconciature si trovata in Sicilia (io vivo a Torino) e già ero stracarica di lavoro, allora dissi ad Emiliano: “ok, scriviamolo questo libro, così quantomeno potrò essere di aiuto anche alle persone che non posso seguire direttamente“.

Ricordo ancora cosa accadde dopo un solo mese dalla messa in vendita, su Amazon, del mio libro. 70 copie il primo mese. 85 il secondo. E via di questo passo, ogni mese, per oltre 2 anni. Il mio primo libro ha venduto oltre 2500 copie (reali, non sparate a fini di marketing come fanno tanti) e, da lì in poi, sono stata “costretta” a trasformarmi da freelance in imprenditrice nel mondo della formazione. Oggi ai miei corsi partecipano decine e decine di persone paganti, e senza alcun inciucio con fornitori o altri formatori. E su questo punto tornerò dopo.

Un bel giorno però scoprii un grosso, enorme equivoco: troppi parrucchieri si erano gettati nel marketing, anche leggendo il mio libro, ma senza avere una preparazione adeguata da un punto di vista strategico.

Si trattava di decine e decine di parrucchieri che, dopo la lettura del mio libro, si erano lanciati in promozioni su Facebook senza preoccuparsi minimamente di:

  • gestire il salone come un’impresa, controllando i costi e pianificando investimenti;
  • creare un brand specializzato e diverso da quello della concorrenza generalista;
  • creare contenuti di marketing (post, video, eccetera) per diffondere il brand e posizionarlo nella mente dei clienti.

Qui avvenne il mio secondo pentimento: chi pensa che fare marketing significhi solo fare promozioni su Facebook, magari sponsorizzate, e creare delle card prepagate illudendosi di aver trovato la soluzione a tutti i propri problemi, si sta cacciando in guai seri!

Guai che, puntualmente, si sono poi verificati.

Infatti, nel corso degli ultimi mesi, ho visto titolari di saloni cercare di assumere personale senza sapere come formarlo e se potevano permetterselo, ho visto sprecare migliaia di euro in pubblicità inutile, ho visto fare promozioni che hanno riempito i saloni di scrocconi che non si sarebbero mai trasformati in clienti, e molti altri disastri ancora.

E allora, mi sono detta, qui occorre fare un po’ di chiarezza.

Ecco perché, assieme ad Emiliano Lemma, ho scritto il libro: “Il marketing non serve a un ca**o”, perché è indispensabile che i titolari delle piccole attività capiscano che non saranno né i social, né la pubblicità su Facebook né le cards prepagate a portare al successo la loro attività.

Quel che devi capire PRIMA di credere alle promesse di formatori, Guru del marketing, Guru dei social, fautori dei pacchetti pronti a basso costo (che poi basso non è affatto, visto che ti propinano abbonamenti annuali), è che il marketing fatto di promozioni, di nuovo arredamento, di vetrina fantastica, di pagina Facebook curatissima, di Gift Card e prepegate, NON SERVE A UN CA**O, se non accompagnato da:

  1. la gestione del salone come una vera impresa;
  2. la creazione di un brand unico e specializzato;
  3. un piano editoriale che preveda la creazione costante di contenuti (blog, video, post) che spieghino in che modo la tua proposta è diversa da quella degli altri;
  4. l’utilizzo di blog, sito, Facebook, Instagram, Google come strumenti a supporto di una strategia e non come “diavolerie miracolose” che risolveranno ogni tuo problema.

Se vuoi capire, una volta per tutte, qual è L’UNICO modo per non farti più fregare dalle promesse facili con cui ti tartassano ogni giorno e porre le basi per il successo, quello VERO, della tua attività, allora clicca qui e acquista una copia del libro: “Il marketing non serve a un ca**o”: www.ilmarketingnonserve.it

Il marketing non serve a un ca**o

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