Parrucchiere, vuoi motivazione o competenze?

Michela, tu puoi dire quello che vuoi, ma i parrucchieri vogliono motivazione, non marketing, ecco perché hanno successo alcuni tuoi concorrenti, che riempiono i palazzetti facendosi pagare assai“. Questo è il commento, molto educato e calzante, di un parrucchiere sul mio gruppo Facebook (clicca qui per iscriverti, gratis: https://www.facebook.com/groups/323348978097520/). Un commento che mi ha fatto capire quanta chiarezza occorra ancora fare nel settore formazione per parrucchieri.

Tutto nasce da un mio post, nel quale spiego, per l’ennesima volta, il motivo per il quale un parrucchiere, titolare di salone, abbia bisogno di formazione marketing, e formazione business, piuttosto che motivazione spacciata da marketing.

I parrucchiere sono confusi“, aggiunge il parrucchiere, e io lo capisco. Eccome se lo capisco.

Perché da un lato vedono questi eventi scintillanti, pieni di gente che si diverte e spera di diventare come il formatore sul palco che dichiara (ed è tutto vero) di avere un salone con una ventina di dipendenti che macina fatturato come se non ci fosse un domani; mentre dall’altro vede, o sente parlare, di questa donna marchigiana trapiantata a Torino che, assieme ai suoi severi e compassati soci, spiega che devono cambiare mentalità, che devono smettere di sentirsi “artisti” e iniziare ad acquisire competenze che, fino ad oggi, hanno del tutto ignorato.

E’ un po’ come scegliere se acquistare una Bmw usata da un bel trentenne vestito di tutto punto e con un sorriso a 48 denti che ti garantisce, anzi GA-RA-NTI-SCE! che la vettura, nonostante i 500.000 km, è ancora un gioiellino, o comprarla dall’attempato venditore, magari pelato, che ti dice: “guardi, la macchina è quel che è, però a questo prezzo farà ancora il suo dovere, almeno per un annetto“.

Ci sarà sempre chi VUOLE CREDERE che la Bmw del 1990 con 500.000 km venduta a 1.500 euro equivalga ad una Bmw del 2017 con 30.000 km venduta a 25.000 euro! Ma poi c’è anche chi accetta la realtà e capisce che una Bmw con mezzo milione di km a 1.500 euro può durare un anno, se va bene…

Allo stesso modo, è bene capire una cosa: l’approccio motivazionale, anzi, MO-TI-VA-ZIO-NA-LE al business dei parrucchieri è simpatico, divertente, fa sognare, mentre quello: “ragazzi, c’è da farsi il mazzo, c’è da imparare a leggere il bilancio, a trovare il proprio posizionamento, a creare campagne pubblicitarie e a investire, perché siete imprenditori, non artisti“, spaventa e rattrista.

Ma nel mondo del business, non esiste il “settore parrucchieri” diverso da quello della ristorazione, del commercio, della meccanica. No. Ciò che esiste è il business. E’ la gestione di un’impresa.
Se sei titolare di una partita IVA hai un’attività imprenditoriale e, come tale, devi saperla gestire.

Lo dice il codice civile, mica io!

Come vedi, nel Codice Civile non c’è scritto che “il settore parrucchieri è diverso e richiede tanta motivazione perché, sotto sotto, si è artisti e non commercianti“!

Il business si fa con le competenze, e gli investimenti, non con la motivazione.

Nessuna attività andrà meglio se il titolare ci crede di più, se è più convinto, più onesto, più sveglio, o se al mattino fa il rituale saluto del buongiorno. E neanche quando ti sveleranno le “7 Forze del Successo che Nessuno ti Ha Mai Raccontato!”.

Una attività, qualunque attività, cresce se migliora le proprie performances. Se vende di più a più persone, contenendo le spese. Un imprenditore ha bisogno di competenze e conoscenze, non di motivazione. L’unica motivazione davvero utile è quella che ti fa svegliare la mattina e ti conduce a lavorare…

Se il tuo salone non ha ancora raggiunto i risultati che pensi di meritare non è per colpa della tua motivazione insufficiente, non è per la qualità dei prodotti che usi quanto perché:

  1. Forse non sei abbastanza bravo nell’accontentare i tuoi clienti;
  2. Forse non hai collaboratori capaci;
  3. Forse perché non sai come si gestiscono i numeri di un’impresa;
  4. Forse perché non sai come attirare nuovi clienti con il marketing;
  5. Forse perché fai offerte senza capirne la logica (e i margini di ricavo).

E non illuderti dalla leggenda in base alla quale: “lui è uno come noi, è un parrucchiere che ha avuto successo, sa come si fa“, perché si tratta della solita stupidaggine a cui piace credere. Un infermiere non diventa più bravo di un dottore solo perché ha praticato più iniezioni a più pazienti. Un imprenditore spesso è molto capace ma non è in grado di spiegare come ha ottenuto i propri risultati, e magari non può neanche farlo, così come un calciatore fenomenale raramente diventa un grande allenatore, perché ciò che l’ha portato ad ottenere certi risultati sul campo è frutto di un mix di talento, passione e fortuna che non si può trasmettere ad altri.

Non chiedere come si gestisce un’impresa a chi ne ha creata una, chiedilo a chi insegna a crearle, avendone la preparazione.

Non chiedere come si fa marketing a chi ha avuto successo nel proprio lavoro, perché magari ha pagato qualcuno per farselo fare (😁), chiedilo a chi lo ha studiato e lo insegna, con successo, ad altri tuoi colleghi.

Ora, finalmente, ti svelo il VERO SEGRETO per raggiungere il successo, senza più credere alle favolette:

il successo si ottiene lavorando duramente e colmando le proprie lacune. Un imprenditore deve acquisire competenze in:

  • gestione finanziaria e strategica;
  • produzione;
  • marketing.

Se ti manca una di queste competenze, non ti resta che colmarla e avrai il successo che meriti. Su questo ti chiedo davvero di CREDERCI FORTE FORTE.

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